giovedì 23 luglio 2009

Al rogo! Al rogo!



L'Unità è uno dei pochi quotidiani che riesce sempre a strapparmi un sorriso. Devo dire che di questi tempi hanno vita facile, avendo a disposizione un premier che, qualunque cosa faccia o dica, riesce ad alzare un polverone di polemiche.


Mi ha particolarmente colpito la trascrizione dei dialoghi tra il premier e la sua escort, pubblicate dall'Espresso e ripresi da L'Unità. Mi hanno colpito una serie di elementi della personalità di Berlusconi che escono dalle registrazioni: come ha scritto ieri il Times la vita privata di un leader politico è in realtà pubblica.


Bene, innanzi tutto una certezza. Il Berluska cavalca a pelo: lui il preservativo non lo usa. E non si sta parlando di un rapporto sessuale sicuro, bensì con una escort, alias una accompagnatrice, alias (senza offesa e senza ipocrisie) una prostituta.


Poi ai gusti. Vuole organizzare con un altra amica sua una cosetta a tre. In cui l'amica lecca la escort in questione.


E poi il compenso. Un po' di soldi sì, ma poi un bel favore. "Mi ha detto che mi mandava gente sul cantiere", riferendosi ad un'attività edilizia che la escort, la sciura D'Addario, ha in corso d'opera e che si sta arenando.


Una domanda. Se questa non è corruzione, che CAZZO E'?


Ma non solo. Il ruolo del Giampi, è di pura liberalità (alias: regalo notti di sesso perchè sono gentile e generoso) oppure è legato al successo delle altre attività del medesimo nel ricco campo della Sanità?


Un'altra domanda. Se questa non è corruzione, che CAZZO E'?


In ultimo il quando. Ovviamente mentre Obama stava per essere eletto presidente e il Silvio avrebbe dovuto presenziare ad un evento politico italo-americano.


Che vuoi che sia, l'elenzione del primo presidente di colore nella più potente democrazia del mondo?


In tutta onestà mi piacerebbe vedere Berlusconi sconfitto alle elezioni e costretto a scappare ad Hammamet (anzi, no, in Libia dall'amico suo) ma la democrazia ha le sue regole e tant'è.


Però non prendesse per il culo.


Ammettesse le sue voglie perverse.


Il punto non è con chi o con quanti o a che costo trombi. Il punto è mentire agli elettori, rompere il rapporto (semmai c'è stato) di fiducia.


Il Berluska può dire grazie al suo elettorato per metà ignorante per metà furbesco. E ai suoi servi leghisti, ben istruiti dal trentennio su come usare paura ed ignoranza per garantirsi i voti.


Ma la gente sta riaprendo gli occhi.


E il suo indice di popolarità è calato. Al 49%
Ah, dimenticavo. L'articolo da qui prende spunto questo post è questo

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