sabato 1 agosto 2009

Expo 2015

Il tuttologo Matteo Salvini, noto anche come "il premio Nobel delle carrozza per soli Milanesi", ha pontificato.
Tema delle argute parole l'Expo 2015.
I fatti (non nel senso di drogati). Il governo pensa ad un piano B per l'Expo milanese, evento catalizzatore di milioni di persone e miliardi di euro provenienti dai 4 angoli della terra, tale per cui gli investimenti preventivati siano dimezzati, rinunciando ad una serie di interventi che avevano convinto molti paesi del mondo (in particolar modo paesi poveri), a votare per la candidatura meneghina.
La Lega, nascondendosi dietro al dito (cucù! Chi vedo? Un pirla che si nasconde) del "evitiamo che venga costruita una cattedrale nel deserto" e "c'è la crisi e c'è il Sud, bisogna risparmiare" appoggia la linea del governo.
Ma come? Cerca di ridimensionare l'unico evento su cui tutte le aziende dell'area milanese stanno curando quasi fosse una panacea? Facendo peraltro storcere il naso ai paesi che hanno appunto votato per l'Italia? Rischiando di compromettere qualche migliaio di posti di lavoro?
Bene, l'idea che un soggetto indegno come Salvini abbia questo potere mi fa venire i brividi.
Brividi che si trasformano i moti di disgusto se associo questa notizia al comportemento che la Lega ha tenuto sull'affaire Malpensa, ovvero lavandosene le mani dopo aver promesso mari e monti.
Un secondo "Ma come?". La Lega che difende il Nord, il fanta-stato padano, prima getta sul baratro il più efficiente aeroporto italiano (l'unico ad essere progettato e costruito con la logica di hub), poi accoltella l'Expo (cui anche Malpensa, per altro, guardava come elemento di rilancio).
Cosa bolle in pentola? Da un lato proclami di guerra verso chi tocca il nord e la sua gente, poi Salvini che parla di mezzogiorno e il pool leghista che non proferisce verbo verso l'assegno in bianco alla Regione Sicilia.
Senza malizia, mi pare che la Lega VOGLIA vedere il Nord più povero, con più disoccupati (incazzati ed indottrinabili in modo più agevole). Credo che la Lega sia contro al popolo, lo usi, lo manovri come si fece nella Germania degli anni '30, dando finti miti, creando povertà morale, spirituale e materiale.
Tornando all'Expo, per dovere di cronaca devo anche dire che sono in ballo da più di un anno per decidere come spartirsi le poltrone tra i tanti ex della politica e amici e amici di amici.
Il che è comunque uno spettacolo penoso ed indegno.
Una cosa è certa, anzi due. Il primo, che rischiamo di rovinare e sciupare un'occassione per dar da lavoro a tante persone.
Il secondo, che la Lega è un movimento insulso, indecoroso, privo di cultura.

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